marzotto
04 Agosto 2017   •   Anita Atzori

Gruppo Marzotto: il nuovo volto della cantina Mesa

«La famiglia Marzotto arriva a Porto Pino. Il grande acquisto della Cantina Mesa risolleva gli animi di un mercato in calo»

È nelle colline di Sant’Anna Arresi che sorge la splendida cantina Mesa. Una struttura inusuale e al passo coi tempi, che determina lo stile minimalista e il rispetto della tradizione a cui il nuovo wine brand decide di affidarsi. Questa struttura, nata nel 2004 per opera del famoso pubblicitario Gavino Sanna, racconta di un sogno quasi primordiale, il desiderio di narrare a livello nazionale un’isola ancora selvaggia e decisamente Made in Italy. Con un’estensione di circa 70 ettari nel Sulcis Iglesiente, Mesa si prospetta come idea imprenditoriale super moderna, ma per certi versi ancora radicata nelle sue origini. I vigneti sono a spalliera, prevalentemente a cordone speronato, ma con una piccola percentuale ad alberello su piede franco, a seconda delle diverse condizioni ed esposizioni del terreno. All’interno dell’azienda un team specializzato, grazie alla collaborazione dell’enologo Stefano Cova, garantisce ogni giorno una qualità e un servizio al cliente degno di nota. Principalmente sul territorio vengono coltivati vitigni autoctoni, il celebre Carignano, ma anche il Vermentino e il Cannonau. Chardonnay e Syrah sono i due vitigni internazionali che si affiancano per alcuni blend. E ora vi starete chiedendo “Sì, ma qual’è la novità?” Beh, la novità sta nel futuro! Il gruppo Marzotto (sito ufficiale), infatti, entusiasta del brand, ha acquisito la maggioranza della Cantina senza pensarci due volte (ne abbiamo parlato anche qui).

Così gli imprenditori tessili più importanti d’Italia decidono di sbarcare in una terra ancora vergine, fatta di risorse primarie eccellenti e paesaggi sconfinati. I Marzotto, ormai nel mercato da più di cento anni, continuano il loro viaggio in costante evoluzione; ma non solo tessuti pregiati e capi finemente lavorati, anche prodotti di lusso quali vino e champagne ricercati. Questo è uno dei settori a cui l’azienda Santa Margherita  è tenacemente legata dal 1935, anno in cui il conte Gaetano Marzotto diede vita alla cantina, successivamente poi diventata il Gruppo Vinicolo della famiglia. Avere i migliori vigneti nelle più belle regioni d’Italia quali Lombardia, Toscana, Alto Adige, Veneto e Sicilia implica una responsabilità produttiva non di poco conto e non solo: a tutto ciò dobbiamo aggiungere una ricerca e una salvaguardia del patrimonio in costante crescita e sempre più attenta. Ma questo non deve aver intimorito i grandi del mercato italiano, che pur prediligendo vini sofisticati e antichi, hanno pensato bene di gettare l’ancora sul mare di Porto Pino. Il nome Mesa – che in sardo, come in spagnolo, significa tavolo – rappresenta a pieno l’essenza del marchio nonché l’amore ostentato verso valori intoccabili come la famiglia e la condivisione. È risaputo come al Sud Italia i pranzi durino ore e le chiacchierate di fronte ad un bicchiere di vino siano quasi un atto dovuto alla terra e ai suoi buoni frutti. Le etichette del prodotto sono un mix visivo tra la struttura portante e i simboli tradizionali della storia sarda.

Tra i vini più apprezzati dal pubblico abbiamo sicuramente Buio Buio, un rosso appagante dai riflessi rubino e ciliegio. Le note balsamiche dal retrogusto speziato accompagnano i palati più esigenti alla ricerca di sapori ricchi e corposi. La monocromia nera della bottiglia ed il suo packaging riportano in auge un lusso nascosto e mai ostentato. Giunco Vermentino, invece, è l’apoteosi per gli amanti del mare e della buona cucina, l’indispensabile accompagnamento per una zuppa di pesce o una spigola alla brace; il tocco esotico e le note di pesca riaffiorano con delicatezza e gusto garbato. Incredibile il suo colore giallo paglia che al contatto col cristallo diventa ancora più radioso ed evocativo. E ancora Gioiamia, lo spumante fine ed elegante della cantina Mesa, l’intenso profumo di frutta matura ed il richiamo alle note dolci del miele accompagnano scelte sagge nel mondo della pasticceria di alta qualità. Necessario se si vuole fare un brindisi dopo il dessert! GaVino Carignano, infine, è l’original wine della cantina, un vino seducente che incorpora varie sfumature tra le quali ciligie nere e macis, sbuffi mentolati e di cioccolato dolce, liquirizia e tabacco aromatico. Questo vino matura 18 mesi in botti di rovere, ed è anche questo il motivo della sua morbidezza sensoriale, un’esplosione tra gusto ed equilibrio che lascia tutti senza parole.

Tutto questo per dirvi che Mesa non è una cantina qualunque, ne una produzione vinicola di basso pregio, ma anzi il fiore all’occhiello della viticoltura italiana; sarà quindi interessante seguire gli sviluppi che porteranno il gruppo Marzotto ad operare su questa realtà, tenendo ben presente i dati recenti che vedono il fatturato dell’azienda entrante arrivare a ben 157 milioni di euro relativi all’anno 2017. Non sarà dunque un problema adempiere alla capacità produttiva della cantina, che conta attualmente 700.000 bottiglie all’anno. Questa vendita rappresenta anche un passaggio fondamentale per il mercato sardo, ovvero la disponibilità dei produttori a rapportarsi coi buyers nazionali ed internazionali, un buon inizio per uscire dal buco nero della crisi economica che proprio nella provincia di Carbonia-Iglesias sembra espandersi giorno dopo giorno a macchia d’olio.

Anita Atzori