giovanna buzzi
10 Ottobre 2017   •   Francesca D’Arienzo

Giovanna Buzzi, trionfo al Metropolitan Fashion Awards

«Durante il Metropolitan Fashion Awards è arrivato un importante riconoscimento per Giovanna Buzzi, che si è confermata tra le costumiste migliori al mondo.»

Costumista, figlia d’arte e appassionata di moda: questi alcuni dei tratti salienti di Giovanna Buzzi (sito web), prima italiana nominata ai Metropolitan Fashion Awards, il premio internazionale che viene attribuito ogni anno a Los Angeles a conclusione della settimana della Moda. Come al solito 10 le categorie a catturare le attenzioni di appassionati e addetti ai lavori: Costume Designer of the Year TVCostume Designer of the Year Motion Picture; Costume Designer Live Performance; Fashion Program of the Year TV; Fashion Commentator of the Year TV; Outstanding Ensemble for Make-up Artist and Hair Stylist TV or Motion Picture; Fashion Designer of the Year; Fashion Influencer of the Year; Celebrity Fashion Icon e Metropolitan Fashion Excellence Award.

Giovanna Buzzi è conosciuta in tutto il mondo come designer di costumi di spettacoli teatrali: in effetti sono oltre 100 i grandi eventi, tra lirica e prosa, ai quali la Buzzi ha legato indissolubilmente il suo nome.

Che fosse una candidata al successo era chiaro sin da quando ha mosso i primi passi al Laboratorio Teatrale di Prato, sotto la guida del maestro Luca Ronconi. In seguito si trasferisce a Roma, dove comincia a dare spazio alla sua creatività nella Sartoria Teatrale di Umberto Tirelli (ve ne abbiamo parlato qui), fino a diventare assistente di Pier Luigi Pizzi.

Il suo debutto artistico arriva con la messa in scena de La serva amorosa di Goldoni nel 1986 al fianco di Ronconi. Una perfetta sintonia tra tessuti e colori che riesce magistralmente a ricreare la società settecentesca nella quale è ambientata la commedia. Un esordio che, insieme alle successive esperienze, le ha consentito di ottenere numerosi riconoscimenti, come i due Premi Abbiati per i migliori costumi lirici dell’anno: nel 1990 per Ricciardo e Zoraide di Gioacchino Rossini al Rossini Opera Festival e nel 2004/2005 per The Walkure con la regia di Federico Tiezzi.

La nomination al Metropolitan Fashion Awards, tra la cinquina proposta nella categoria Costume Designer Live Performance e la vittoria del premio finale, la consacrano definitivamente come artista di pregio unico. Lo spettacolo con il quale ha vinto questo premio è Luzia del Cirque Du Soleil, nel quale la Buzzi ha potuto riprodurre, tingere e serigrafare i tessuti con tutta la miriade di colori a disposizione riuscendo a «creare un Messico, tema dello spettacolo, immaginario, contradditorio, esuberante, leggero e surreale», così come da lei affermato.

Un riconoscimento molto importante che celebra non solo la sua vivace creatività, ma anche l’eccellenza italiana. Dopo questa brillante affermazione, Giovanna Buzzi è già proiettata alla prossima stagione del Teatro alla Scala con la ripresa del Simon Boccanegra (già a Berlino con Baremboim e Domingo) e con il nuovo spettacolo Antigone al Teatro Argentina di Roma.

Anche la Fete des Vignerons di Vevey 2019, il più grande festival mondiale dedicato alla vinificazione che si svolge solo quattro volte in un secolo, potrà contare sulla partecipazione di Giovanna Buzzi che, per l’occasione, creerà nuove linee ad esso dedicate. Un impegno sempre costante per una delle tante rappresentanti della nostra terra, che rafforzano la fama e il prestigio del Made in Italy nel mondo.

Francesca D’Arienzo