Foodora
13 Aprile 2016   •   Snap Italy

Foodora: la startup del “food delivery” conquista l’Italia

«Attenzione al dettaglio e al cliente, rapidità e qualità sono i valori che Foodora porta avanti quotidianamente con un team di più die 30 persone motivate, giovani e under 30»

Dopo una sfiancante giornata di lavoro, cucinare è l’ultima cosa che vorremmo fare, una volta tornati a casa. E così, spesso e volentieri, si opta per andare a cena fuori, ma anche questa scelta può risultare pesante se l’unico desiderio è mettersi in ciabatte e stendersi sul divano a guardare le tv. È in queste situazioni che intervengono le consegne a domicilio, che senza alcun tipo di sforzo, ti permettono di mangiare quello che vuoi, quando vuoi e dove vuoi. Se a tutto questo si potesse sottrarre la lunga attesa della consegna e aggiungere la qualità del cibo che ordiniamo, ci si avvicinerebbe alla perfezione. Ed è proprio quello che stanno tentando di fare i nostri amici di Foodora (sito web). Questa startup ha il pregio di offrire un prodotto comune, ma perfezionato e curato nel minimo dettaglio. La varietà di ristoranti che usufruiscono di questo nuovo servizio è notevole, così come, di conseguenza, la scelta della tipologia di cucina, senza mai rinunciare alla qualità del prodotto. Insomma questi “plotoni di caschi fucsia” sembrano essere il futuro della consegna a domicilio. Foodora non è una startup di nascita italiana, ma l’investimento fatto nel Belpaese ha mosso il nostro interesse, così abbiamo deciso di farci raccontare i risultati registrati dal team italiano del colosso “food delivery”.

Noi di Snap Italy abbiamo intervistato Matteo e Gianluca, entrambi Co-Managing Director di Foodora

In quali città italiane siete presenti ad oggi ?
Foodora oggi è presente anche in Italia, nelle città di Milano e Torino. Approda a Milano nel settembre 2015 e a Torino nel novembre dello stesso anno. Il settore dell’home delivery food in Italia è pronto, risponde bene allo stimolo di una startup innovativa come questa e i primi ad averlo capito sono stati i ristoranti, consapevoli di ottenere il loro tornaconto personale dall’ingresso nel mondo della tecnologia.

Quindi il vostro è a tutti gli effetti un servizio di consegna a domicilio, ma in cosa vi differenziate da quelli già esistenti ?
La prima caratteristica che ci differenzia dagli altri è la selezione accurata dei ristoranti, con nomi che sono un garanzia di alta qualità. Inoltre offriamo loro un servizio non indifferente, andando a completarli con la funzione “consegna”, prima assente. La seconda caratteristica è la disponibilità di una flotta di fattorini nostra, che consegna in non più di 30 minuti. A questo si aggiunge la nostra attenzione per l’allenamento dei ragazzi, la loro conoscenza precisa della città e l’uso di materiali all’avanguardia per la consegna, come lo zaino-termobox, ideale per la conservazione del prodotto da trasportare. Ovviamente la facilità di utilizzo del sito o dell’app non è da meno, anzi è molto apprezzata dai clienti.

A tal proposito, come ci si muove su Foodora ?
Si può scaricare facilmente e gratuitamente l’app. Una volta aperta, l’utente viene automaticamente geolocalizzato e, di conseguenza, vengono mostrati i ristoranti che consegnano nella zona in cui si trova. A questo punto si selezionano vari filtri, relativi al tipo di cucina che si preferisce o alla fascia di prezzo, per poi accedere ai menù, dove ci sono le caratteristiche e i prezzi di ogni piatto. Una volta selezionati i prodotti, si procede con il check-out, quindi con l’inserimento dei dati relativi al pagamento e alla consegna. Poi non resta che aspettare circa 30 minuti per ricevere i piatti.

Che tipo di cucina può trovare un cliente su Foodora ?
Copriamo un po’ tutte le tipologie di cucina disponibili. Si va dall’asiatico, alla cucina italiana, a quelle etniche, per spostarsi poi anche su specialità arabe o svedesi, o ancora brasiliane. Possono soddisfare il loro palato amanti della pizza o ancora del burger gourmet oppure d’altro canto, amanti del dolce, con un’ampia scelta di pasticcerie e gelaterie. Ci sono piatti per vegetariani, per vegani. Quindi diciamo che non manca nulla, lavoriamo a 360° sulle tipologie di cucina. Poi c’è anche da dire che dipende molto dalle città, nel senso che ad esempio a Torino abbiamo anche una serie di locali con specialità regionali, come la carne cruda battuta, che ovviamente mancano a Milano.

Quanti ristoranti hanno scelto Foodora ad oggi ?
Da settembre ad oggi i ristoranti che hanno scelto Foodora sono aumentati del 200%; al momento abbiamo 160 ristoranti partner a Torino e 331 a Milano.

Anche il fatto di muoversi su due ruote dà un taglio innovativo e nello stesso tempo tradizionale alla vostra startup, perché avete deciso di utilizzare le biciclette ?
I motivi sono essenzialmente due. Il primo è che nella maggior parte dei centri storici il fatto di muoversi in bicicletta è un vantaggio notevole, per via delle scorciatoie, in cui da motorizzato non puoi accedere e, il secondo è che in questo modo proponiamo anche un tipo di lavoro innovativo e privo di vincoli particolarmente onerosi. Si tratta infatti di un lavoro flessibile, un lavoro da fattorino adatto a disoccupati o giovani universitari, che possono arrotondare o trovare anche un’occupazione più o meno stabile e redditizia. Basta una bicicletta.

Pensate di espandervi anche in altre città italiane ?
Sì assolutamente, quest’anno ne dovremo lanciare almeno un paio. Stiamo ancora decidendo la tempistica, ma diciamo che i nomi ci sono.

Una parola per descrivere l’Italia?
L’Italia è inesplorata o inespressa. Abbiamo tante qualità, tanti valori, tante potenzialità che spesso un po’ per pigrizia, un po’ per motivi burocratici, non riusciamo o non vogliamo esprimere, anzi cerchiamo di ignorare. Secondo noi, invece, l’Italia è eterogenea. Anche grazie al lavoro che facciamo ci rendiamo conto di quanto il nostro Paese sia ancora lontano dall’essere unito, nel senso che ad esempio lavorare su Milano o su Torino già mostra le sue grandi differenze. Questo è un aspetto unico, difficile da gestire ma nello stesso tempo anche positivo perché indice della qualità del nostro Paese.

Chiara Rocca