festival della comunicazione
25 Agosto 2017   •   Carolina Attanasio

Festival della Comunicazione, le Connessioni dell’era moderna

«Quattro candeline per il Festival della Comunicazione, l’irriverente vetrina italiana sui linguaggi e gli stili comunicativi del XXI secolo»

Torna anche quest’anno, dal 7 al 10 settembre, il Festival della Comunicazione (sito ufficiale) organizzato nella splendida cornice ligure di Camogli, giunto alla sua quarta edizione.

Diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, ideato insieme a Umberto Eco, il Festival è ormai un’importante vetrina di confronto e approfondimento sulle tematiche legate alla comunicazione in tutte le sue sfaccettature. Il tema della prima edizione, del resto, è stato proprio la Comunicazione, seguito dal Linguaggio, dal Web e ora – per il quarto appuntamento annuale – si parla di Connessioni, croce e delizia del quotidiano di molti di noi. Dibatteranno su quest’argomento oltre 130 esperti e studiosi, provenienti da diversi ambiti e generazioni, così da garantire un confronto a trecentosessanta gradi sull’argomento, uno degli aspetti che da sempre caratterizzano il Festival della Comunicazione. Agli incontri in calendario si affiancano laboratori, spettacoli, panel, mostre, cinema e attività legate al territorio, come escursioni e gite in mare. Si tratta di eventi totalmente gratuiti, altra peculiarità del Festival, che per queste ragioni è diventato un incontro stimolante non solo per gli addetti ai lavori, ma per chiunque abbia interesse nei temi trattati.

Le Connessioni, cui la natura umana è da sempre profondamente legata, stanno caratterizzando l’epoca in cui viviamo, così devota alla tecnologia; esse influenzano, coinvolgono, trasformano radicalmente il pensiero della società civile, operano nel tessuto profondo cambiando abitudini e pensieri. Il proposito di questo Festival della Comunicazione è «attraversare tutte le connessioni, per capire come orientarsi in una realtà così intricata, analizzando i modi in cui la società è arrivata all’attuale organizzazione, i possibili traguardi ed evoluzioni, i fenomeni e le forze in gioco». Un’aspirazione non da poco, tenendo anche presente il complesso strutturale fatto di culture, tradizioni, storie, provenienze che entrano in connessione in questi tempi, un potenziale di livello mondiale che unisce e – al contempo – divide. Partendo dall’economia come grande area transnazionale di connessioni, si analizza il know-how a cui i processi produttivi sono collegati e, di conseguenza, il modo in cui i processi cognitivi di ciascuno di noi procedono per associazioni e connessioni, da cosa siamo influenzati, come conoscenza e creatività sono stimolate dalle Connessioni e dal modo in cui queste avvengono.

Saranno circa 80 gli incontri previsti per provare a districare la grande ragnatela comunicativa delle Connessioni e sarà possibile assistere in streaming alle dirette sul sito del Festival. Dal semiologo al giurista, dall’artista al blogger, dall’economista allo scienziato, i 130 ospiti offriranno un variegato ventaglio di spunti, tra vecchie conoscenze della manifestazione e volti inediti che calcano il palco per la prima volta. Ad aprire il Festival della Comunicazione ci penserà il Presidente del Senato Pietro Grasso, con una lectio dal titolo Le connessioni della politica.

Il resto è una carrellata unica di ospiti da ogni dove: Piero Angela terrà un intervento e riceverà il Premio Comunicazione 2017, Salvatore Aranzulla ci chiarirà ogni dubbio informatico in una strana coppia con Cristina Bowerman, chef stellata Michelin. Aldo Cazzullo terrà un intervento dal titolo poco esplicito Metti via quel cellulare; Evelina Christillin, Presidente dell’ENIT, interverrà all’interno dell’incontro Perché ci piace il calcio. Brunello Cuccinelli, Presidente dell’omonima maison di moda italiana, interverrà in Chi sono gli artigiani del web?; Ferruccio de Bortoli ci porterà nel controverso mondo delle Vie della crescita tra globalizzazione e protezionismo, Oscar Farinetti ci racconterà il futuro, tra vie economiche sostenibili e modelli sociali di cambiamento, Aldo Grasso ci porterà invece in “Viaggio nell’Italia delle connessioni”. Questi sono solo alcuni degli appuntamenti in programma, il calendario è fitto ed eterogeneo. Ogni settore lavorativo, sociale, umano è attraversato dalle Connessioni, ci sarebbe da dire e da parlare per mesi, invece l’impresa titanica di questa edizione del Festival della Comunicazione è condensare lo scibile sull’argomento in tanti, irriverenti incontri, aprirci la mente con combinazioni ironiche e inaspettate di personaggi dalle provenienze più disparate, forse anche un po’ a voler interpretare lo spirito delle Connessioni, legami che per ragioni più o meno spiegabili vengono a crearsi tra soggetti simili, o meravigliosamente diversi tra loro. La Connessione è positiva quando porta un vantaggio effettivo alle parti che coinvolge, è propositiva quando istiga una bella spinta al cambiamento, è fondamentale quando abbatte una barriera e crea un ponte di comunicazione. Eventi come questo Festival della Comunicazione sono, decisamente, il ponte da attraversare per avvicinare le reciproche conoscenze e connetterci entusiasticamente al futuro.

Carolina Attanasio