Federica Pellegrini
09 Agosto 2017   •   Emanuele Bellizzi

Federica Pellegrini, storia di una Leggenda

«A pochi giorni dall’oro ai Mondiali di Budapest e dal suo 29º compleanno, vi portiamo alla scoperta di Federica Pellegrini, regina indiscussa del nuoto italiano.»

Nello sport, così come nella vita, ci sono atleti e persone di caratura differente. Ad esempio c’è chi vince e resta ai vertici non più di qualche anno, vittima di un inevitabile calo fisico o di una concorrenza sempre più spietata. Oppure c’è chi vince sovvertendo qualsiasi pronostico, “sparendo”, però, nel momento in cui serve confermarsi. E, infine, c’è chi non è semplicemente un campione o un grande atleta, ma qualcosa di più. Qualcosa – o qualcuno – che più si avvicina al concetto di Leggenda. Ovviamente atleti e persone del genere si contano sulle dita di una mano, ma nell’Olimpo di questi pochi eletti c’è un po’ d’Italia, col Tricolore nostrano portato orgogliosamente da Federica Pellegrini (fan page FB), regina indiscussa del nuoto italiano e mondiale. Da circa 13 anni a questa parte, infatti, la 29enne di Mirano incanta il mondo acquatico con vere e proprie imprese sportive, tenendo a bada il tempo e una schiera di avversarie da far paura a chiunque. Chiunque tranne a Federica Pellegrini, chiunque tranne alla Divina.

Così, a pochi giorni dalla 7ª medaglia consecutiva conquistata ai Mondiali nei 200 mt stile libero, vi raccontiamo Federica Pellegrini in 7 momenti, sette istantanee di una carriera lunghissima, che hanno fatto di mafaldina88 (suo nickname su Twitter) una delle atlete italiane più apprezzate e vincenti della storia dello sport italiano e non solo. Perché, è bene sottolinearlo, Federica Pellegrini è un’eccellenza italiana che l’estero lo ha conquistato più volte, versando qua e là anche qualche lacrima amara.

Olimpiadi Atene 2004

È proprio nella terra degli Dei che Federica Pellegrini si consacrò al grande pubblico. Nelle Olimpiadi in suolo greco, infatti, una Pellegrini poco più che 16enne, irrompe nel nuoto che conta, conquistando una clamorosa medaglia d’argento nei 200 mt stile libero, in quella che è sempre stata e sempre sarà la “sua” gara. A beffarla in quell’occasione l’esperta Camelia Potec, che grazie ad un bel colpo di reni si aggiudicò la medaglia più pregiata, beffando al fotofinish l’atleta azzurra. Nonostante la sconfitta, però, Federica Pellegrini sorride e fa sorridere tutta Italia, che in poco meno di 2’ minuti si innamora perdutamente di una biondina dall’accento veneto molto marcato, pronta ormai a prendersi la scena del nuoto italiano e non solo.

Olimpiadi Pechino 2008

A 4 anni dalla delusione di Atene Federica Pellegrini si presenta in Cina più matura è decisamente più consapevole dei propri mezzi, vuoi per gli insegnamenti del compianto Alberto Castagnetti, vuoi per le vittorie e i piazzamenti conquistati ad Europei e Mondiali degli anni precedenti. L’inizio, però, non è dei migliori, con Federica Pellegrini che termina la finale dei 400 mt al 5º posto, lontanissima da Rebecca Adlington e dal 4’01”53 che solo un anno prima le era valso il record mondiale e l’oro agli Europei di Eindhoven. Tuttavia, nella finale dei 200 mt Fede si trasforma, frantumando il record del mondo e spazzando via Laure Manadou, considerata fino a qualche giorno prima semplicemente inavvicinabile. A Pechino, di fatto, Federica Pellegrini pone le basi per diventare una leggenda.

Mondiali Roma 2009 – Federica Pellegrini oro e record

Dopo l’oro vinto agli Europei e alle Olimpiadi, a Federica Pellegrini manca ormai solo un’affermazione ai Mondiali, dove la nuotatrice veneta non è mai andata oltre il secondo posto (Montreal 2005, ndr). A Roma, però, arriva una Federica Pellegrini in forma smagliante, che trascinata da un pubblico caldissimo non si limita a vincere, dando vita ad un vero e proprio show. Nei 400 mt, infatti, la Divina lascia tutti a bocca aperta, prima abbattendo (prima nella storia) il muro dei 4’00 minuti, poi dominando la finale, con Joanne Jackson e Rebecca Adlington a chiudere il podio. Nei 200 mt, allo stesso modo, Federica Pellegrini sbaraglia tutta la concorrenza, rifilando quasi 2” secondi alla statunitense Allison Schmitt, come tutte le altre nuotatrici letteralmente abbagliata dal talento smisurato di Fede.

Mondiali Shangai 2011

Dopo un paio d’anni non propriamente tranquilli, caratterizzati dalla morte di Castagnetti e da qualche piccolo passaggio a vuoto, Federica Pellegrini si presenta ai mondiali cinesi con un chiaro intento, difendere i titoli iridati conquistati due anni prima. A sensazione una missione quasi impossibile. Per tutte, ma non per Fede. In effetti, completamente tirata a nuovo dagli allenamenti del nuovo tecnico Philippe Lucas, Federica Pellegrini (profilo Instagram) bissa la doppietta di Roma, diventando così la prima nuotatrice nella storia a conquistare l’oro in 200 e 400 in due edizioni diverse e consecutive dei mondiali. Da sottolineare soprattutto la clamorosa rimonta nei 200 mt, nella quale l’atleta di Mirano passa dal 7º posto della prima virata all’oro del traguardo, mettendo in fila Kylie Palmer e la compianta Camille Muffat, deceduta nel marzo del 2015 in seguito ad un incidente in elicottero durante le riprese di un programma televisivo.

Olimpiadi Londra 2012

Dopo la gioia di Shangai e gli ori vinti agli Europei di Debrecen (200 e 4×200, ndr) arriva uno degli appuntamenti più attesi per Federica Pellegrini, di scena a Londra per la sua terza Olimpiade. Come al solito sono due le gara su cui Fede ed il suo staff (dopo Lucas tocca a Rossetto, ndr) puntano tutto: 200 e 400 mt. Le cose, però, girano tutte per il verso sbagliato, e dopo il 7º posto dei 400 mt arriva un’altra cocente delusione per Federica Pellegrini, che chiude la finale dei 200 con un 5º posto molto deludente, lontanissima dall’oro della Schmitt (a 3” secondi scarsi, ndr) e dai tempi dell’anno precedente. Per la Pellegrini e l’Italia del nuoto (tornata da Londra senza medaglie, ndr), è una delusione immensa, che di fatto sembra segnare l’inizio della fine.

Olimpiadi Rio de Janeiro 2016

Di ritorno da Londra, però, Federica Pellegrini riprende magicamente a macinare gare ed avversarie, vincendo prima due ori agli Europei di Berlino (200 e 4×200, ndr) e poi 2 argenti ai Mondiali di Kazan (stesse gare, ndr), in cui a seguirla non è più Philippe Lucas ma Matteo Giunta, collaboratore dell’allenatore francese negli anni precedenti. Fatta scorta di medaglie anche agli Europei in vasca corta di Netanya 2015 e agli Europei in vasca lunga di Londra 2016 (in totale 3 ori e 3 argenti, ndr) arriva un altro appuntamento clou per l’atleta veneta, attesa a Rio come portabandiera della selezione azzurra. Le grandi aspettative, però, si scontrano con una realtà durissima, fatta di soli piazzamenti e nessuna medaglia. Nei suoi 200, ad esempio, Federica Pellegrini non va oltre il 4º posto, spazzata via dall’astro nascente Katie Ledecky, autentica dominatrice delle Olimpiadi brasiliane. Fede esce dall’acqua distrutta, con gli occhi lucidi e con l’intenzione neanche troppo velata di smettere col nuoto, dedicandosi alla sua vita privata e, forse, alla Tv. Stavolta, al netto dei ripensamenti, sembra davvero giunto il tramonto.

Mondiali Budapest 2017

Ai mondiali in vasca corta di Windsor, però, si riaccende una luce. Federica Pellegrini, infatti, torna la regina dei 200 mt, battendo con un tempo da favola l’Iron Lady Katinka Hosszu. Tuttavia sono i Mondiali di Budapest l’obiettivo della Pellegrini, intenzionata ad interrompere l’egemonia di Katie Ledecky e a ritrovare una medaglia d’oro iridata che manca ormai dalla spedizione in terra cinese del 2011. Missione tutt’altro che semplice, con la Pellegrini che comunque parte fortissimo, facendo segnare nelle batterie di qualificazione il miglior tempo assoluto. In semifinale, invece, Fede ha una leggera flessione, mentre la McKeon e la grande favorita Katie Ledecky ingranano le marce alte, facendo presagire una finale di grande sofferenza. Nel giorno più importante, però, Federica Pellegrini sfodera una prestazione da sogno, conquistando un oro del tutto inaspettato. Dopo una gara trascorsa ad inseguire, infatti, Fede si scatena negli ultimi 30 mt, lasciando al palo la Ledecky e conquistando la 7ª medaglia mondiale consecutiva in una gara dei 200 mt. Un vero e proprio fenomeno o, più semplicemente, una Leggenda.

Un album dei ricordi ricco di successi ed incredibili risalite per Federica Pellegrini, che subito dopo l’oro a Budapest ha dato virtualmente l’addio allo stile libero, decisa, probabilmente, ad intraprendere un nuovo percorso e una nuova avventura nel dorso, cui negli ultimi anni si è avvicinata sensibilmente. Una sfida affascinante, anche se da Giovanni Malagò al più piccolo dei tifosi la speranza è che la Divina ci ripensi, regalandosi e regalandoci un ultimo ballo alle prossime Olimpiadi di Tokyo del 2020, in cui una Federica Pellegrini ormai 32enne potrebbe scrivere l’ennesima pagina di una fiaba epica, dando un significato in più alla parola Leggenda.

Emanuele Bellizzi