14 Giugno 2017   •   Redazione

Elephant Claps: voci che vincono e stupiscono a 360°

«Abbiamo intervistato gli Elephant Claps dopo il trionfo all’Aarhus Vocal Festival, il prestigioso festival del Nord Europa dedicato ai gruppi vocali. Con le loro voci disegnano un universo colorato di suoni afro-funk-jazz e con la loro unicità stanno conquistando l’Europa.»

Gli Elephant Claps (pagina FB) rappresentano un progetto musicale unico nel loro genere. Le caratteristiche che rendono unica questa band sono voci perfette che si intecciano all’unisono, melodie che catturano, multigroove, polifonia e un’energia inesauribile.

L’unico loro strumento è la voce – già, forse non ci crederete – che usano con rigorosa precisione e bravura, tant’è che è stata la loro arma vincente per accaparrarsi il primo premio in uno dei più prestigiosi festival del Nord Europa dedicato alle band emergenti, l’Aarhus Vocal Festival in Danimarca. La giuria ha premiato la modernità stilistica e l’originalità degli arrangiamenti del sestetto milanese, unica band italiana a concorrere in questa prestigiosa rassegna danese improntata sul canto a cappella.
Quello degli Elephant Claps è stato un vero e proprio trionfo: il sestetto milanese, infatti, ha avuto la meglio su altre cinque formazioni, approdate in finale rappresentando altrettanti Paesi europei, ed ha conquistato il primo premio grazie ad un’esibizione originale e coinvolgente. La carica innovativa del progetto Elephant Claps e la loro versatilità nell’uso della voce li rende simili ad una vera e propria band più che ad un semplice insieme di voci.
Dopo la vittoria li abbiamo intervistati, ceercando di raccogliere le loro reazioni e per scoprire qualcosa in più su di loro, ormai pronti a conquistare l’Europa, stupendo e meravigliando a 360°.

Elephant Claps, gli unici italiani in gara all’Aarhus Vocal Festival e vincitori del primo premio! Vi facciamo i nostri complimenti! Che emozioni avete provato quando avete sentito pronunciare il vostro nome per la premiazione e che esperienza è stata?
Il momento della premiazione è stato un esplosione di gioia, un rilascio di tutta la tensione accumulata, un insieme di sorrisi e abbracci, e un’immensa soddisfazione. Confrontarci con un contesto europeo ci ha messo maggiormente in gioco, ma siamo  molto felici di questa esperienza e di come l’abbiamo affrontata. Ci ha reso sicuramente  più forti e coesi.
Qual è, secondo voi, il vostro punto di forza, quello che vi ha distinti dalle altre band in gara?
Beh sicuramente il fatto di portare brani originali è sempre un punto a nostro favore, perché nel mondo a cappella c’è sempre stata la tendenza a riarrangiare per voci brani già esistenti. Noi scriviamo e arrangiamo più da band che da gruppo vocale e questo sorprende. Poi la nostra immagine colorata e l’energia del nostro live, probabilmente la giuria è rimasta colpita anche da questi elementi.
Quali sono state le reazioni del pubblico danese alla vostra esibizione e alla vostra vittoria? 
Quando abbiamo finito di cantare il primo brano, Cingun, è scoppiato un boato di applausi  e urla. Siamo rimasti per qualche secondo increduli, ma poi questa risposta ci  ha dato una grande carica per il resto dell’esibizione. Nelle ore successive (tra l’esibizione e la premiazione) si è fermata moltissima gente a farci i complimenti. È stata davvero un’emozione incredibile.
Attraverso le vostre voci riuscite a disegnare un universo colorato di suoni afro-funk-jazz. Ci raccontate come nasce il vostro progetto musicale?
Il progetto nasce dal desiderio di Mila e Serena (che già sperimentavano questo tipo di musica con la loop station) di  creare musica con i soli suoni vocali. Sono stati chiamati colleghi e amici musicisti che avessero caratteristiche differenti (timbriche e stilistiche) e avessero desiderio di condividere la loro identità in un progetto comune. La sinergia che c’è tra noi dal punto di vista umano si riflette anche sulla musica
Siete una band che non smette di stupire e meravigliare chi vi ascolta…ed anche chi vi vede. Il video di Cingun è qualcosa di pazzesco, realizzato a 360°. Com’è venuta l’idea e com’è stato girarlo?
Cercavamo qualcosa che potesse “circondare” l’ascoltatore sia acusticamente che  visivamente (la nostra disposizione in prova è sempre a cerchio, ci permette di ascoltarci e relazionarci al meglio). Al regista Filippo Pax Pascuzzi, che già collaborava coi Range 360 Solutions, è venuta in mente questa soluzione insieme all’espediente della macchina, sulla quale è stata così posizionata la camera che ci ha ripresi. L’abbiamo girato in un’unica giornata, viaggiando dalla campagna brianzola fino a Milano.
La festa e la musica continuano anche in Italia. Dove possiamo venire a sentirvi dal vivo e quali sono i vostri prossimi progetti?
Da adesso saremo un po’ in giro per il nord Italia. Ci troverete il 17 giugno al SoleVoci  Festival di Varese, il 21 alla Festa della Musica in P.zza Affari a Milano, il 30 a Suoni e Voci dal Mondo a Buscate. A luglio saremo il 9 Como, il 13 Bologna, il 21 a Torino, il 29 ad  Asti. Trovate comunque tutti i concerti sulla nostra pagina facebook.
Noi non ci fermiamo, ci sono altre nuove date, singoli e video in programma!
Elisa Toma