13 Giugno 2016   •   Snap Italy

DuediLatte: il latte diventa tessuto e fa bene alla pelle.

Utilizzando fibre di latte, l’azienda DuediLatte realizza tessuti per le sue esclusive collezioni, con una forte componente idratante per la pelle.

Che il latte faccia bene è risaputo. Il primo alimento di cui ci nutriamo e che in purezza, o lavorato, ci accompagna per tutta la vita. Negli anni 30 il primo filato a base di caseina ( una proteina del latte) venne sviluppato nel nostro paese, prendendo il nome di Lanital. Una fibra che il regime autarchico sponsorizzò per tutto il periodo bellico.

Con l’avvento delle fibre chimiche, le fibre caseiniche persero di importanza ed la loro produzione cessò. Recentemente, grazie all’impiego di bio tecnologie d’avanguardia, la fibra di latte ha ritrovato un nuovo successo nella confezione dell’abbigliamento. Ne deriva una fibra naturale, con proprietà anallergiche ed estremamente morbida.

DuediLatte nasce dall’innovazione e dai progetti di due professioniste della moda, Antonella Bellina ed Elisa Volpi. Le collezioni rappresentano i sogni e le passioni di queste due donne, che mixano sapientemente innovazione e ricerca, con un occhio di riguardo per il territorio.

La lavorazione del latte permette di ricavare una fibra ed un tessuto molto leggero e traspirante ed inoltre termo-regolatore. Il tessuto è molto luminoso e gli amminoacidi del latte, che restano all’interno della fibra, hanno proprietà nutritive e idratanti per la pelle.

DuediLatte si pregia delle migliori tecnologie per realizzare diversi tipi di tessuti: Latte Intero, 100% latte; Latte Parzialmente Scremato, 60% latte 40% micromodal; Crema di Latte, tessuto double in 60% latte, 40% micromodal e 100% cotone e, infine, Latte di Riso in 100% riso.

Questi tessuti dal sapore “vintage” si mescolano egregiamente allo stile moderno del marchio, giovane e colorato.

Nel suo essere dinamico ed estremamente creativo, DuediLatte si è avvalso della collaborazione di numerosi artisti contemporanei: sono nati così capi unici e preziosi anche nel design, oltre che nella materia prima.

Cristina Galati