Cangiari
20 Febbraio 2017   •   Anita Atzori

Cangiari: brand o messaggio sociale?

«Moda etica e artigianale? La parola giusta è Cangiari! Snap Italy vi porta in Calabria alla scoperta di antichi telai ed eleganze sussurrate. Un mondo dove la moda vive di tradizione e cambiamento sociale»

Stretta tra l’Aspromonte e lo Jonio, la Locride racconta di terre e misfatti che per tanto tempo – e forse ancora adesso – maltrattano una regione, la Calabria, in maniera compulsiva e violenta.  Eppure qui tante persone cercano di rialzarsi, alcune addirittura seppur allo stremo delle forze non sono mai cadute, perchè la vera libertà è poter dire “io non ci sto”! Così, chi ancora non riesce a tacere, comincia ad urlare i propri sogni, e lo fa in maniera del tutto innovativa.

Cangiari che in dialetto calabrese significa “cambiare” resta per ora uno degli esempi più brillanti di lotta contro il potere mafioso e le organizzazioni criminali. Dove risiede il 75% di disoccupazione giovanile nasce una nuova forma di riscatto; un riscatto fatto di stile, maestria e amore per la tradizione.

Un marchio posizionato nella fascia alta della moda porta in passerella i segreti più antichi della tessitura greca e bizantina. Si tratta di lavorazioni artigianali tramandate dalle cosiddette majistre che pur non sapendo scrivere e leggere, tramite canzoni e piccole filastrocche, hanno insegnato alle nuove generazioni di sarte e aspiranti stiliste un metodo di tessitura unico nel suo genere. Le majistre sono donne anziane, forti e indipendenti. Sono quelle donne che crescevano sette figli, si occupavano della casa e nel mentre trovavano il tempo di mettere in moto il telaio per costruire abiti su misura a tutto il paese; sono macchine da guerra senza freni, spiriti creativi dall’animo dolce e sensibile, madri caparbie senza timori. Da qui la grande idea della cooperativa sociale GOEL di supportare a pieno questo progetto etico e artistico.

GOEL, consorzio sociale con a capo Vincenzo Linarello, raccoglie numerose imprese sociali e attività commerciali della Calabria, con l’obbiettivo primario di riportare nel territorio serenità e rispetto per l’ambiente. Si oppone in prima linea contro la ‘ndrangheta, schierandosi apertamente dalla parte degli imprenditori umili e dei cittadini deboli.

Cangiari è il fiore più in vista di questo progetto. Un disegno di riqualificazione sociale che attraverso tessuti preziosi e colori caldi dà vita a collezioni sublimi ad alto impatto sensoriale. Alla guida creativa della Maison, è tornata Maria Paola Pedetta.

Cangiari conquista non solo il pubblico italiano, ma anche quello più lontano, attraverso sfilate che ne hanno decretato un successo infallibile. All’Arab Fashion Week di Dubai i tessuti bio e cruelty free delle tessitrici calabresi hanno incantato migliaia di persone, ma non solo, stilisti importanti come Santo Versace riconoscendo l’originalità del brand hanno supportato con entusiasmo l’ascesa nel fashion system. Cangiari, nonostante mantenga la produzione e il fulcro creativo nella sua terra d’origine, ospita i suoi clienti nello Showroom di Milano in Viale Montesanto 10, un’ex proprietà commerciale sequestrata alla mafia anni fa. La casa di moda oltre alla prima linea lancia la collezione “Sposa Etica” caratterizzata da abiti da cerimonia interamente fatti a mano, dai colori candidi e dalle linee morbide.

La moda di Cangiari non è ostentata, stravagante, superba. Siamo di fronte alla semplicità più pura. Eppure in tutte queste linee c’è complessità, c’è una struttura tessile unica nel suo genere, dove otto ore di lavoro vengono impiegate solamente per stendere il cotone nel telaio. L’artigianalità che contraddistingue questi capi è un vero prodotto Made in Italy, dove arte e produzione si incontrano senza remore dando vita al vero commercio italiano che anche dopo un secolo posiziona la penisola al primo posto tra le eccellenze della Moda.

Il bianco e il nero sembrano restare i colori prediletti dal brand, non solo per una questione di gusto, ma anche perchè in grado di mettere in risalto la silhouette in maniera morbida e delicata; quel tocco glamour e femminile che va  solamente accennato se di base c’è un’innata eleganza. Fantasie e trame lussureggianti accompagnano la collezione Primavera/Estate dove ampie casacche, pantaloni a palazzo e gonne al ginocchio lanciano una stagione fresca e giovane. Il target è sicuramente modulabile, ideato per donne in carriera ma anche giovani ragazze che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro, o meglio nella propria indipendenza.

Cangiari è rinascita, lotta pacifista e inarrestabile passione. E’ un diamante tra le macerie, il simbolo di una terra ancora ricca di segreti e talenti incontaminati. Maestria, amore e bellezza fanno della Calabria ancora una volta l’esempio più bello da mostrare quando si parla di lotta alla mafia in maniera concreta.

Anita Atzori