cammini d'italia
30 Novembre 2017   •   Snap Italy

Cammini d’Italia, una vera e propria infrastruttura di vie verdi

«Cammini d’Italia, nasce con l’intento di valorizzare il ricco patrimonio italiano, attraversando il paese da Nord a Sud.»

Cammini d’Italia (sito ufficiale), nasce nel 2016 quando il Ministro Dario Franceschini ha proclamato l’Anno dei Cammini composti da cammini storici, naturalistici, culturali e religiosi che rappresentano una fetta, magari poco conosciuta ma fondamentale nell’offerta, del turismo lento italiano. Vengono messi a punto 11 criteri che ogni Cammino deve soddisfare per essere inserito nell’Atlante digitale. Dagli enti locali sono arrivate 113 proposte, ma solo 41 hanno per ora superato il vaglio.

Itinerari culturali di particolare rilievo europeo e/o nazionale, percorribili a piedi o con altre forme di mobilità dolce sostenibile, e che rappresentano una modalità di fruizione del patrimonio naturale e culturale diffuso, nonché una occasione di valorizzazione degli attrattori naturali, culturali e dei territori interessati.”
Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo

Da qui l’impegno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di creare una rete di mobilità slow, una possibilità di muoversi lungo l’Italia a piedi promuovendo una nuova dimensione turistica, attenta alla personalizzazione del viaggio che, i Cammini d’Italia o i luoghi attraversati, possono offrire. Per raggiungere l’obiettivo il MiBACT si è fatto promotore dell’Atlante digitale dei Cammini d’Italia: un contenitore di percorsi e vie pensato e realizzato sulle linee guida indicate dalla direttiva ministeriale e regolamentato, con la messa a punto degli opportuni criteri nell’ambito del Comitato Cammini, coordinamento inter-istituzionale formato anche da Regioni e Provincie autonome. Nel portale ci cono i Cammini d’Italia dedicati ai Santi, come quello di San Francesco o di San Benedetto, il Cammino di Dante, che attraversa i luoghi dove il Sommo Poeta visse in esilio e scrisse la Divina Commedia, quello dei briganti, come il sentiero che attraversa l’Aspromonte, o quello della Pace, che ripercorre i luoghi della prima guerra mondiale.

Tra i Cammini d’Italia, però ancora in stadby, due sono di particolare interesse per il MiBACT: la Via Appia e la parte sud della Via Francigena. Quest’ultima è un lungo itinerario di carattere internazionale che ha ottenuto il riconoscimento di Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. Partendo da Canterbury a Roma, il Cammino attraversa quattro paesi: Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia, toccando, peraltro tredici regioni europee. Partendo dalla Cattedrale di Canterbury fino alla tomba di San Pietro a Roma, i luoghi da visitare sono innumerevoli. Pensato per essere il più possibile fruibile, facili sentieri, mulattiere, vie campestri e viabilità minori ripercorrono antiche strade del Belpaese.

La Via Francigena (o “strada originata dalla Francia”), tra i Cammini d’Italia, si afferma quando, dopo la dominazione Longobarda arriva quella dei Franchi, diventando il principale asse di collegamento tra nord e sud Europa. Una prima autorevole descrizione arriva dal diario dell’Arcivescovo di Canterbury prima dell’anno Mille che, durante il suo ritorno in Inghilterra, dopo aver ricevuto il pallium dal Pontefice a Roma, annota le 79 mansio lungo la Via. Nell’anno Mille, con l’aumento della pratica del pellegrinaggio, la Francigena assume un ruolo di snodo centrale nelle strade di collegamento tra Gerusalemme, Roma e Santiago. I pellegrini nordeuropei percorrevano la via per dirigersi a Roma, proseguendo poi verso i porti pugliesi e da lì, verso la Terrasanta.

I pellegrini italiani diretti a Santiago di Compostela, la percorrevano anche per per raggiungere le direttrici che portavano in Spagna. Come per altri pellegrinaggi chi è in possesso della Credenziale può accedere alle strutture di accoglienza convenzionate lungo il Cammino. Percorrendo gli ultimi 100 km a piedi (o 200 in bicicletta), può ricevere il Testimonium, ovvero la certificazione dell’avvenuto pellegrinaggio.

L’Italia è attraversata da una ragnatela di Cammini che, incrociandosi, danno vita ai POI: punti di Intersezione comunemente chiamati snodi; veri e propri punti di ingresso al patrimonio culturale del Belpaese come proposto nell’Atlante digitale dei Cammini. I POI offrono al viaggiatore punti di ingresso al turismo lento permettendo di muoversi liberamente tra grandi Città d’Arte e centinaia di Borghi attraversati dai Cammini d’Italia.

Vere e proprie porte di accesso verso la scelta di un turismo consapevole e sostenibile, che apre il viaggiatore versp uno spaccato di Paese inedito e che, affiancando l’offerta turistica tradizionale, si propone come alternativa alle consuete mete turistiche. Mettere in rete i luoghi del turismo rende maggiormente accessibile l’offerta turistica italiana. Porta beneficio all’intero sistema, decongestionando grandi mete turistiche e valorizzando, al contempo, le attrazioni culturali, ambientali ed enogastronomiche che s’incontrano lungo il “Cammino”.

“Il settore turistico è prioritario nella pianificazione delle infrastrutture del Paese”
Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti

 

Foto copertina: sito ufficiale MiBACT

Argia Renda