bellezze italiane
31 Maggio 2017   •   Snap Italy

Bellezze italiane al Festival di Cannes: le più belle di sempre

«Le bellezze italiane vincono, sempre! Il loro essere glamour, ormai, resiste a Cannes a partire dagli anni ’50»

Le bellezze italiane dominano il Festival di Cannes da sempre, l’ultima di tante prove è stata data proprio quest’anno, durante la 70esima edizione dell’evento che si è conclusa Domenica 28 Maggio.

La locandina ha per protagonista assoluta, una giovane Claudia Cardinale ritratta su uno sfondo rosso intenta a danzare; locandina che le è costata qualche polemica: all’attrice sono stati accorciati i capelli e il lavoro fatto sullo contorno del piede, o sulla vita, non è poi riuscito troppo bene, tanto che c’è anche chi è pronto a sostenere che lo abbiano fatto per farla sembrare più magra. «Una falsa polemica, il ritocco all’immagine è stato fatto solo per accentuare l’effetto leggerezza» il commento dell’attrice che a settantanove anni ha mantenuto il fascino di tutte le sue rughe e il suo mai domato carattere.

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Ma il momento più bello arriva dalla giovane Jasmine Trinca, attrice romana protagonista di Fortunata, di Sergio Castellitto, unico film italiano in selezione ufficiale quest’anno al Festival di Cannes, che vince il premio migliore attrice nella sezione Un certain regard.

Proprio di questo personaggio l’attrice aveva detto: «Non sono pronta per mollare Fortunata, un po’ me la tengo anche nel mondo di parlare…» Questo premio rappresenta una riscossa per l’Italia, si capisce dalle parole del regista: «Sono felice, orgoglioso, fiero. Fiero che Fortunata stia piacendo al pubblico e alla critica e che la giuria presieduta dalla guerriera Uma Thurman abbia amato la nostra guerriera di Torpignattara.»

Nel revival delle bellezze italiane vincitrici a Cannes, si parte da Isa Miranda, attrice milanese, premiata nel 1949 con il Prix d’interpretation feminine per il film Le mura di Malapaga di Rene Clement. Dopo di lei Giuletta Masina, nel 1957 per Le notti di Cabiria e quattro anni dopo, nel 1961, a Sophia Loren, che a Cannes vedrà consacrato il suo talento, vincendo un Prix d’interpretation feminine per La Ciociara.

Nel 1970 sarà il turno di Ottavia Piccolo per il film Metello e nel 1994 toccherà a Virna Lisi per la sua interpretazione di Caterina de Medici in La regina Margot. Fino alla giovane tra le bellezze italiane Alice Rohrwacher, regista di Fiesole, che nel 2014 vincerà il Gran Prix Speciale della Giuria per il film Le Meraviglie.

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Se l’edizione 2015 è stata meno fortunata per il cinema italiano, snobbando i tre registi di casa nostra in gara (Moretti, Garrone e Sorrentino), sul red carpet francese non è mancato il glamour delle bellezze italiane come Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi, Margherita Buy, Alba Rohrwacher e l’elegantissima e sempre affascinante Isabella Rossellini.

Ma tra le bellezze italiane, le immagini che tornano come amarcord di quell’epoca, riportano tutte icone femminili, ancora oggi considerate le attrici italiane per eccellenza, esuberanti nelle forme e nel carattere, oltre che nei personaggi interpretati. Di certo non mancavano modelli più eterei: Silvana Mangano e Alida Valli, ad esempio, amatissime da registi raffinati come Luchino Visconti, che per il ruolo della siciliana Angelica Sedara nel film Il Gattopardo scelse proprio Claudia Cardinale, prototipo di bellezza a metà tra le due precedenti.

Un caso a parte merita Anna Magnani, che bella secondo i canoni classici della bellezza non si può definire, con quel viso spigoloso, gli occhi intensi e l’espressione mai sognante, ma che bellissima lo è per il carattere e il fascino che sprigionava.
E infine la più anarchica, Monica Vitti, un mix di tradizione italiana in quanto a temperamento e lineamenti quasi nordici, con quella chioma biondi e quell’espressione sempre imbronciata. Concludendo per l’edizione 2017 tra le bellezze italiane, la scelta come madrina è ricaduta su Monica Bellucci, l’attrice di Città di Castello ha guidato la cerimonia di apertura il 17 maggio e di chiusura dell’evento il 28.

Argia Renda