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07 Febbraio 2018   •   Snap Italy

Azeglio Vicini: addio al ct delle “Notti magiche”

«Per costruire un gruppo compatto servono bravi giocatori e persone serie. Poi bisogna saperli condurre» – Azeglio Vicini

«Sono molto addolorato dalla morte di Vicini, una notizia che non avrei mai voluto ricevere. Non mi ha mai chiamato per nome, mi chiamava semplicemente Principe». Queste le parole di Giuseppe Giannini, uno di quelli delle Notti magiche di Italia ’90, uno dei tanti che hanno avuto parole di elogio e di gratificazione per il ct della nazionale di calcio italiana Azeglio Vicini, che si è spento lo scorso 30 gennaio, a Brescia, all’età di 84 anni.

Azeglio Vicini

La sua carriera da calciatore inizia nel ’55, quando esordisce in serie A con il Vicenza, il 25 settembre, nella gara interna con l’Internazionale (0-2). Continua poi con la Sampdoria e con i blucerchiati disputa sette campionati consecutivi nella massima serie, prima di scendere in Serie B con la maglia del Brescia. Con le rondinelle esordisce il 15 settembre 1963 a Varese in Varese-Brescia (4-0), sfiorando la promozione, che però ottiene l’anno successivo, contribuendo a riportare il Brescia in Serie A dopo 17 anni. A Brescia chiude la carriera di calciatore e nel 1967-68 incomincia quella di allenatore che gli darà grandi soddisfazioni.

La sua prima esperienza è sulla panchina del Brescia, nel campionato 1967-68, e si concluderà con la retrocessione in serie B. Già nel 1968 entra a far parte del settore tecnico della Nazionale, a soli trentacinque anni. Il primo incarico di una certa rilevanza è però la guida della nazionale Under 23, affidatagli nella stagione 1975-76 con cui disputa il campionato europeo di categoria. Dall’anno successivo gli è affidata l’Under 21 (dopo che la UEFA ha riservato il campionato europeo giovanile a tali nazionali), incarico che porterà avanti per ben dieci anni con risultati notevoli nei campionati europei: tre qualificazioni ai quarti di finale, la semifinale del ’84 e il secondo posto del ’86, dopo la sconfitta contro la Spagna.

Dopo i mondiali del 1986 prende il posto di Enzo Bearzot alla guida della nazionale maggiore, esordendo sulla panchina azzurra l’8 ottobre 1986 a Bologna contro la Grecia, due giorni prima della sconfitta dell’Under 21 nella finale europea.

Azeglio Vicini

Qui la svolta, quella che farà di Azeglio Vicini l’allenatore della Nazionale italiana maggiore, il talento che pochi anni dopo l’avrebbe guidata ai mondiali di Italia ’90. Schillaci, Zenga, Baggio, Donadoni, Vialli, Giannini: una squadra indimenticabile. Giannini, sbocciato proprio sotto la guida di Vicini, autore del gol decisivo contro gli Stati Uniti allo Stadio Olimpico. Azeglio Vicini conduce gli azzurri agli europei del 1988 in Germania, giungendo fino alla semifinale, dove sotto una pioggia battente, a Stoccarda arriva la sconfitta per 2-0 contro l’Unione Sovietica. Rimane alla guida degli azzurri anche per il biennio successivo. Ecco i mondiali di Italia ’90, quelli delle “Notti magiche”, terminati con quella maledetta partita contro l’Argentina, semifinale persa ai rigori, costata un terzo posto alla Nazionale italiana.

Confermato per altri due anni, Azeglio Vicini è rimasto commissario tecnico della nazionale fino all’ottobre 1991, quando ha fallito la qualificazione per gli Europei del 1992 ed è stato sostituito da Arrigo Sacchi. Fatale la sconfitta per 2-1 a Oslo contro la Norvegia e il pareggio (0-0) a Mosca contro l’Unione Sovietica, qualificata quindi al posto degli azzurri. Ha poi allenato per brevi periodi Cesena e Udinese, nel 1995-96 è stato consigliere tecnico del Brescia, prima di assumere la presidenza dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio. Ha ricoperto per lungo tempo la carica di Presidente del Settore tecnico della FIGC per poi cedere il testimone a Roberto Baggio, da lui allenato in azzurro durante il Campionato mondiale di calcio 1990 tenutosi in Italia, il 4 agosto 2010.

Il mondo del calcio piange in questi giorni uno dei suoi principali registi, lasciando a chi verrà un’altra grande storia da raccontare.

Chiara Rocca