Altaroma 2018
30 Gennaio 2018   •   Raffaella Celentano

Altaroma 2018: la nostra top 5 della fashion week capitolina

«Siamo stati ad Altaroma 2018, ed ecco quello che abbiamo visto. Tra sfilate, eventi, mostre e talk il made in Italy regna sovrano sulle passerelle romane. Scoprite la nostra personale top 5»

Come ogni inverno, è arrivato il momento della settimana dell’Alta Moda romana. Altaroma 2018 ha trasformato la capitale in una passerella (non a caso il motto di questa edizione è Rome is my runway), regalandoci innumerevoli sfilate, performance ed eventi di vario genere.

L’edizione di questo inverno si è tenuta al Guido Reni District, divenuto ormai il quartier generale della moda romana, anche grazie alla vicinanza del museo MAXXI. Eppure, la nostra Haute Couture non si accontenta, e ha voluto “invadere” tutta la città di Roma, sfilando in department store, hotel di lusso e perfino luoghi d’interesse storico-artistico. Numerosi top e, purtroppo, anche qualche flop, dovuto per lo più all’ormai proverbiale disorganizzazione romana, che però va migliorando anno dopo anno. Ma concentriamoci sui momenti TOP di questa Altaroma 2018 che si è appena conclusa. Ecco la nostra personale classifica dei cinque migliori eventi della manifestazione…

Greta Boldini

Altaroma 2018 e il premium contemporary department store Coin Excelsior consolidano la propria collaborazione e partnership a supporto dei talenti emergenti. Il brand selezionato per New Designers at COIN Excelsior è Greta Boldini, maison che si è affermata nelle passate fashion week di Altaroma che racconta un inconsueto concetto di eleganza. Il nome della nuova collezione Greta Boldini riprende il titolo di un film di Spike Jonze, Her, che racconta con delicatezza la paura dell’intimità nei rapporti umani nel mondo contemporaneo. Un mondo che ci rende sempre più connessi ma allo stesso tempo sempre più vicini all’alienazione. Per Alexander Flagella, designer della maison, la risposta è l’amore. La più grande forma di intimità è l’indipendenza della propria visione, il bene da tutelare è la soggettività dei propri sentimenti. Il coraggio consiste nell’essere felici, scavare nei sentimenti senza paura e plasmare il mondo con i propri occhi. Greta Boldini spoglia e semplifica la couture per renderla quotidiana, offrendo un guardaroba dinamico che strizza l’occhio all’active, senza rinunciare ad essere elegante.

Gentile Catone

In calendario In Town ad Altaroma 2018 la Capsule Collection Eléctric Dépandance del brand Gentile Catone (che avevamo già incontrato durante la Green Fashion Week di Roma). Classe 1989, Francesco Gentile e Chiara Catone decidono di fare della ricerca estetica la costante della propria vita. La collezione del giovanissimo duo pescarese racconta un piccolo universo fatto di dejavù rutilanti, di amuleti dell’anima, di utopie crepuscolari che si intrecciano ad effervescenze moderne per definire una nuova idea di femminilità. Per la collezione FW 2018/2019 stampe in raso di seta, duchesse, shantung e twill dipinti a mano, velluti, cachemire e le più pregiate lane compongono curiosités nostalgiche e insieme frizzanti che entrano nel fascinoso giardino esotico delle colonie orientali. La performance, curata da Rossano Giuppa, ha incantato gli ospiti de la Casetta de Les Marionettes all’interno del Guido Reni District, con atmosfere ricercate e sofisticate per raccontare quattro donne misteriose ed eleganti, enigmatiche e raffinate.

Renato Balestra

Pilastro di Altaroma, veterano dell’Alta Moda romana, Renato Balestra non delude le aspettative e, anzi, dimostra di essere capace di stare al passo con i tempi, vestendo una donna romantica, elegante e al tempo stesso moderna. La sua collezione Haute Couture P/E 2018 è un Giardino Incantato, dedicata ad una donna giovane, delicata e raffinata. Gli abiti sono cosparsi di fili d’erba “rubati” dal prato, e pratoline bianche in tessuto di filo di seta, perle e swarovsky. Tra strati di organza e fiori spumosi bianchi il giardino prende vita anche sugli abiti blu notte. Forse una delle collezioni più raffinate che Altaroma abbia mai visto: 22 abiti sontuosi e ricercati per l’artigianalità, ma estremamente semplici per lo stile, compongono un giardino magico ed elegante. Un ritorno alla tradizione, alla semplicità, una dimostrazione di come l’alta moda non invecchi mai.

Gattinoni

Altro caposaldo di Altaroma, la maison Gattinoni porta in passerella il femminismo e la femminilità. Due termini che, forse, siamo poco abituati a vedere insieme, ma che si stanno rivelando un’accoppiata vincente. Per la collezione Haute Couture 2018 No Season, il direttore creativo Guillermo Mariotto ha spulciato i vecchi archivi della casa di moda romana, ridisegnando e rivisitando il proprio heritage: uno sguardo al passato, interpretando il presente e pensando al domani. Un domani che rimanda al grido di allarme lanciato già da qualche tempo dalle donne. Ed ecco, dunque, sfilare sulla passerella di Altaroma 2018 anche i progetti We Do it Together #wedoittogether, Time’s Up #timesup e #metoo, progetti nati per supportare le donne vittime di violenza e sensibilizzare l’opinione pubblica. Le donne Gattinoni indossano baschi e cappelli a falda larga, rubano le camicie ai propri uomini e le ingentiliscono, oppure scelgono chiffon e trasparenze con applicazioni di pizzo macramè o perle. E per la sera sete, velluti e pizzo, abiti ricamati e stampati, per ricordare alle donne che possono (e devono)  esibire la propria femminilità senza ostentazione. Tra le donne della maison (tutte diverse per età, cultura, stili di vita) ecco sfilare anche Gessica Notaro, che ha saputo trasformare le sue ferite nella sua forza, ed è divenuta un simbolo di rinascita e guida per tutte le donne vittime di violenza.

Filippo Laterza

È l’’nfant prodige di Altaroma 2018. Giovanissimo, classe 1995, dopo aver partecipato alle precedenti edizioni di Altaroma e aver mosso i primi passi in alcuni progetti di sostegno ai giovani designer, Filippo Laterza sfila per la prima volta con la sua collezione di Haute Couture P/E 2018 Opera Orientale, supportato dall’ufficio stampa Spazio Margutta di Antonio Falanga e Grazia Marino. La collezione è un passaggio fra Oriente e Occidente, un cammino fra culture e tradizioni, fra diversi stili e differenti visioni dell’arte, un caleidoscopio di costumi e culture differenti, dove si fondono innovazione e tradizione, naturalezza e artificio. La collezione ricca di dettagli ricamati a mano vanta pregiati macramè francesi uniti e velour di seta wet effect dalle mani fluide, preziose douchesse e velour stampate con i disegni dell’opera cinese realizzati dall’azienda Seride in Italia. Grande importanza hanno Jacquard, broccati in lurex double-face, fil-coupè e tessuti devorè disegnati da Filippo Laterza per la luxury label del gruppo MaiDiLang.

Raffaella Celentano