Al Bano: “Dobbiamo viaggiare per capire com’è fatto il mondo”

«Al Bano, conosciuto all’anagrafe come Albano Carrisi, sprizza energia da tutti i pori e la sua voce è più in forma che mai»

Giunto ormai al suo 15esimo festival di Sanremo (qui il nostro trivial), Al Bano (fan page) si presenta con il brano Di rose e di spine, una canzone da opera più che da festival, che incanta le vecchie generazioni e colpisce  le nuove per la costruzione del brano. Ieri sera, nella serata cover, ha portato il brano del suo amico e collega, Adriano Celentano, Pregherò.

In sala stampa, peraltro, Pregherò è risultata una delle cover più apprezzate. Nella prima puntata molti hanno notato una partenza in sordina ma, come lui stesso ha dichiarato, «l’emozione fa brutti scherzi». 

Anche per un veterano come lui, quindi, l’emozione è ancora una componente fondamentale dell’esibizione, più in generale è quell’elemento che può renderla unica o affossarla. Ancora non sappiamo quale sarà l’esito della partecipazione di Al Bano al festival, ma una cosa è certa: il cantante pugliese, come al solito, si è fatto sentire e riconoscere.

Abbiamo avuto il piacere di conoscerlo e di scambiare due battute con lui, sia sui giovani del Festival, sia sul ruolo delle nuove generazioni nel nostro Paese e, come è nel suo stile, non si è trattenuto dall’esprimere un giudizio sincero e schietto, un po’ fuori le righe, ma privo di qualsiasi condizionamento.

Perché Al Bano è questo: dall’amore da fotoromanzo con Romina Power a quello travolgente con la showgirl Loredana Lecciso, il cantante di Cellino San Marco non si è mai nascosto, prendendo di petto sia le critiche sia i complimenti. Del resto, al netto del talento, per restare da oltre 40 anni sulla cresta dell’onda ci vuole un carattere così. Forte e, per certi versi, impavido, pronto a dire la sua sempre e comunque, con la sicurezza di chi non ha mai smesso di credere nella sua musica.

Lorenzo Bianchi