Nando Orsi
15 Dicembre 2017   •   Snap Italy

A mani nude: l’ex portiere biancoceleste Nando Orsi si racconta

«Siamo stati alla presentazione della biografia di Nando Orsi, ex portiere della Lazio e allenatore.»

«È facile usare parole al miele verso chi in bacheca ha fatto raccolta di trionfi e di trofei. Non è il caso di Nando, almeno non da calciatore. Ma io che pure quella bacheca ce l’ho abbastanza piena vi assicuro che la cosa che oggi più mi inorgoglisce non è sentirmi fare i complimenti per le coppe o gli scudetti conquistati. Per le tante punizioni messe sotto l’incrocio dei pali. Per la buona carriera oggi da allenatore. No. Sono fiero quando mi dicono che sono un uomo vero. Leale. Onesto. Che non bara mai. Che non volta le spalle e ci mette la faccia. Questa è la mia vittoria più bella. E se questi sono i veri successi di un uomo, allora Nando Orsi è un vincente molto più di tanti protagonisti di calcio che possono vantare un curriculum più lungo o importante del suo.»
Siniša Mihajlović

Con queste parole dell’attuale allenatore del Torino si apre la biografia di Nando Orsi, ex portiere della Lazio, classe ’59. A mani nude non è solo il titolo del libro, ma è anche il modo in cui Nando Orsi affronta la vita. È un raccontarsi senza filtri, regalando al lettore informazioni preziose sulle parate che Nando ha fatto, non solo in campo ma anche fuori, prima con i guanti e poi “a mani nude”. A lavorarci su per cinque o sei mesi sono stati il figlio, Gabriele, e Susanna Marcellini, giornalista. Lo scorso 4 dicembre il libro è stato presentato ufficialmente al circolo Antico Tiro a Volo, ai Parioli. La sala era gremita di persone. Persone che amano il calcio, quello vero. Tra gli ospiti anche Siniša Mihajlović e Simone Inzaghi, rispettivamente allenatore del Torino e della Lazio. L’amicizia che li lega a Nando Orsi è profonda, così come lo è la prefazione scritta dallo stesso Siniša in apertura del libro. Nel caso di Simone Inzaghi, invece, si tratta di un rapporto educatore-allievo che ha segnato l’inizio di una stima fortissima tra i due.

“I suoi interventi sono sempre costruttivi e, soprattutto, competenti: frutto dell’analisi di una persona che come me ha dedicato la sua vita al mondo del calcio e lo ha fatto mantenendo sempre un’integrità morale impeccabile. Una persona vera, come poche se ne trovano in giro.”
Simone Inzaghi

Nando Orsi

Dieci capitoli in cui Nando Orsi si è messo a nudo, si è raccontato “per spiegare com’è la vita di un calciatore quando finisce l’allenamento e torna a casa”. Una storia bella la sua, con una mamma romanista e un papà laziale, le giovanili alla Roma e la maturità alla Lazio, dove è rimasto per venti anni.

“Diventi laziale per passione, non per le vittorie. Per ciò che è successo nella storia, per retrocessioni e morti tragiche. E la storia te la porti dietro per sempre. La Lazio è senso di appartenenza”.
Nando Orsi

L’avventura di Nando Orsi prosegue, con i racconti dei compagni storici come Giordano, Manfredonia, D’Amico, degli allenatori, da quelli indispensabili a quelli improbabili, degli episodi da portiere impressi nel cuore. Come quella tripletta subita da Maradona. Storie di sport e di vita che si incastrano con i momenti più intensi della cronaca degli anni ’70 e ’80.

«Non è una semplice biografia, c’è un calciatore, un figlio, un pezzo d’Italia che li vede crescere e nel secondo caso nascere… Ci sono due mogli, una figlia, due nipoti… ci sono sentimenti, una storia d’amore, un ragazzo che si perde per poi ritrovarsi. Ci sono due genitori, un papà morto troppo presto. C’è dolore, allegria, ricordi. C’è vita, quella vera”.
Susanna Marcellini

A rendere il libro ancora più speciale è proprio la presenza del figlio, Gabriele Orsi. Un figlio che racconta un padre calciatore, anzi portiere. Una storia vera, quella di un atleta di altri tempi, che si è sempre distinto per serietà e preparazione tecnica, oltre che atletica. Un libro che porta alla luce tanto e insegna ancora di più. Questa è la biografia di Nando Orsi.

Nando Orsi

Foto: https://www.facebook.com/susanna.marcellini

Chiara Rocca